Ci troviamo a Mamoiada, un paese situato nel cuore della Sardegna, con una popolazione di circa 2500 abitanti. La tradizione vinicola è profondamente radicata nella cultura locale, con vigneti secolari e giovani che si estendono sulle dolci colline circostanti con un altitudine che arriva ai 750 m. Questo territorio è sempre stato favorevole non solo alla viticoltura ma anche agli insediamenti umani sin dal neolitico.
Il territorio di Mamoiada
Mamoiada si trova nella parte più interna della Barbagia di Ollolai, un territorio caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d’acqua che attraversano terreni principalmente destinati all’agricoltura e al pascolo. Questa regione ha attirato insediamenti umani sin dai tempi del neolitico e del pre-neolitico, lasciando dietro di sé una ricca varietà di tracce archeologiche e antropologiche.
Tra queste testimonianze, troviamo pietre votive, nuraghi e anche menhir e dolmen, sebbene quest’ultimi siano ormai scomparsi, conosciuti solamente attraverso la toponomastica dei luoghi in cui sorgevano, come ad esempio “sa ‘oprecada”.
Un notevole reperto è rappresentato da “Sa Perda Pintà”, una lastra alta 270 cm decorata con cerchi concentrici e coppelle, simile a quelle riscontrate in altre aree celtiche come Scozia, Irlanda, Corsica, Galles e Bretagna.
Inoltre, il patrimonio architettonico di Mamoiada include principalmente chiese di epoche successive. La Chiesa di Loreto, con una cupola adornata da affreschi, fu costruita intorno al 1700 in concomitanza con la Basilica dei Martiri a Fonni. L’attuale sacrestia invece è molto più antica. Il santuario dei Santi Cosma e Damiano, che segue una struttura molto più antica, si trova a 5 km dal centro abitato, sull’altipiano di Marghine-Lidana, lungo la strada per Gavoi. Il santuario è circondato da una cinquantina di piccole abitazioni destinate ai pellegrini, chiamate “umbissìas”.
L’altitudine del territorio del comune varia tra i 390 metri e i 1.048 metri sul livello del mare. Il territorio coltivato a vite è di circa 350 ettari.
